giovedì 19 dicembre 2013

Natale

Certi Natali era come se Natale non fosse mai stato.
Morto nella pagina scritta dell’ennesima novella.

Rimanevano l’angoscia incerata nella vita.
Il bambinello bianco-pallido di legno levigato a mano nella perfetta cesta di vimini.
Pensieri e parole non comunicabili.
Nella notte assurda ove tutti aspettavamo la rottura del silenzio.

L’albero di Natale senza radici con aghi ancora irti. Verde scuro. Immobile.
Disidratato dal calore della stufa di ceramica bianco-verde.
E la montagna immensa e distante. In parte disossata.

Abbiamo festeggiato a panettone, dolci, scacchiate. E spumante.
Senza che Lui sia venuto e noi andati a Lui.

Certi Natali. In alcune notti era come se non intuissimo la strada

Definitivamente assuefatti di vagare nel vuoto.


              del nostro socio FRANCO PEPE DA "LE CITTA’ BALORDE"

            La raccolta di poesie “Le città Balorde” esprime il rapporto tra un uomo e la sua città. L’ uomo ha i capelli brizzolati e manifesta  riflessioni su natura e relazioni umani, società, rapporti di lavoro; la città è una città, vivace e vitale, costruita sulla lava ricca di palazzi barocchi, caffè concerto e movida notturna.
La relazione scrittore-città prende le mosse dalla festa della Santa patrona di città – Sant’ Agata- e dalla visione dei bellissimi monumenti bianco-neri per trapassare nell’articolarsi ingarbugliato della matassa umana ove ognuno crede di potere godere del diritto di sopraffare l’altro divenuto  prossimo da utilizzare a fini personali. La pessima qualità dell’intricato  rapporto umano favorisce lo sviluppo di una società falsamente cortese al cui interno indifferenza alle istanze altrui, amoralità, arrivismo e corruzione prendono il sopravvento. La conseguenza è l’organizzazione e la modulazione di una convivenza civile ove i valori di solidarietà individuali e la capacitò progettuale collettiva sono scadenti.
Le riflessione personali dell’Autore su vita, malattia, morte e relazioni umane si sovrappongono alla vicenda sociale quotidiana indicando come l’unica via percorribile appare la costruzione di un percorso di piena e consapevole dignità  individuale e collettiva  entro la cui cornice possano trovare risoluzione anche  le sofferenze esistenziali individuali.

Catania 8 settembre 2011                                   

Franco Pepe è nato ad Alia (Pa) e svolge la professione di ginecologo. Ha pubblicato i libri di poesia “Neurochirurgico ed altri istituti e la vita e l’amore” (Liberty House, Ferrara, 1988), “Viaggio  (I. La Palma Mazzone, Palermo, 2008) e “Mio  splendido Amore” (G. Maimone Editore, Catania 2009)  ed il diario-racconto “Storie di sala parto” (Edizioni Anteprima, Palermo 2003).
Oggetto delle sue riflessioni è la vicenda dell’uomo nella sua difficile e discontinua ricerca di elevazione a fronte di una vita quotidiana di compromesso e pochezza morale.  Abita e lavora a Catania.


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