sabato 17 agosto 2013

"CATANIA DUOMO 150" IN FESTA IN OCCASIONE DELL' 887° ANNIVERSARIO DELLA TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE DELLA SANTA PATRONA .


IL PRESIDENTE E I SOCI DEL CLUB "CATANIA DUOMO 150" IN VISITA ALLA CATTEDRALE E AI LUOGHI DEI FESTEGGIAMENTI ALLA SANTA PATRONA 

DUOMO-SEPOLTURA DI VINCENZO BELLINI

DUOMO-CRIPTA DI SANT'AGATA

DUOMO-CANDELORA DI SANT'AGATA

DUOMO--ESPOSIZIONE DELLE SANTE RELIQUIE 

DUOMO-PARTICOLARE DELLA PAVIMENTAZIONE

"A' VARA" DI SANT'AGATA

FONTANA DELL'ELEFANTE

PORTA UZEDA LAPIDE COMMEMORATIVA DEI CADUTI DI NASSIRIYA 
 (COMMEMORAZIONE POETICA DI MAURIZIO CATANIA)

PALAZZO COMUNALE (PALAZZO DEGLI ELEFANTI)

CORTILE DEL PALAZZO COMUNALE-ESPOSIZIONE DEGLI ORNAMENTI IN ONORE DI SANT'AGATA

Sant'Agata

La festa è trascorsa.
Giallocera su neri piastroni di lava.
Stridere di gomme.
Lento scivolare gridato di uomini.

La piazza sfollata della grigia-nera-bianca cattedrale.
Ritorna all'ultimo tagliente vento di febbraio.
Sottile e trasparente il marmoreo velo d'acqua della fontana.

Guardi esterrefatta intorno.
Estranea alla città.
Non fiori colorati o sole giallo accecante gli occhi.
Odi sferragliare.
Rumorose marmitte corrose d'autobus.
Vociare dalla colorata pescheria.

Avresti voluto pregare la Santa.
Chiedere la grazia nascosta nel cuore.
Ma sei rimasta immobile nelle labbra.

Agata è passata innanzi a mezzo busto.
Colma di fiori gialli e ceri ocra.

La città si appresta al nuovo giorno dopo la gran festa.
Incurante della propria incuria.

L'attonito elefante di pietra nera e bianca.
Ha zanne robuste, piedi turriti, proboscide robusta.

Siedi sulla scalinata. Inspiri il giorno. 
Non sai se entrare in chiesa.
O tornare a casa.

Franco Pepe da  "Le città balorde"

CATTEDRALE

PORTA UZEDA

INGRESSO DEL PALAZZO COMUNALE

INGRESSO DEL PALAZZO COMUNALE-CARROZZA DEL SENATO

INGRESSO DEL PALAZZO COMUNALE-PANORAMICA

PIAZZA DUOMO-PANORAMICA ( PARTICOLARI ARCHITETTONICI: BADIA DI SANT'AGATA, DUOMO, MUSEO DIOCESANO, PORTA UZEDA, PALAZZO DEI CHIERICI, FONTANA DELL'ELEFANTE E PALAZZO DEGLI ELEFANTI)

CHIESA DELLA BADIA DI SANT'AGATA

CHIESA DELLA BADIA DI SANT'AGATA-INTERNO

CHIESA DELLA BADIA DI SANT'AGATA-PANORAMICA DELL'INTERNO

BANDA CITTADINA ALL'INTERNO DEL PALAZZO COMUNALE

FONTANA DELL'ELEFANTE ("U' LIOTRU")


venerdì 16 agosto 2013

"CATANIA DUOMO 150" IN FESTA IN OCCASIONE DELL' 887° ANNIVERSARIO DELLA TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE DELLA SANTA PATRONA



TRA DEVOZIONE E TRADIZIONE

I dolci di SANT'AITA

Torrone di S.Agata
A Catania, in prossimità delle celebrazioni in onore di S. Agata, è tradizione preparare  il torrone che insieme ad altri dolci (olivette e cassatelle) non può mancare nelle case dei catanesi.
Ingredienti:
  • gr.200 mandorle
  • gr.120 zucchero
  • 2 cucchiai miele
  • buccia di arancia
Preparazione:
In un tegame antiaderente versate lo zucchero, il miele,le mandorle, e la buccia grattugiata di arancia. A fiamma molto moderata cominciate la preparazione mescolando continuamente, per evitare che lo zucchero si rapprenda. Appena lo zucchero sarà completamente sciolto avvolgendo le mandorle, versate su marmo, che avrete precedentemente unto con un pò di olio affinchè il torrone non si attacchi. Modellatelo velocemente usando un coltello a lama larga e lunga, l'operazione dovrà essere rapida perchè il torrone si lascia modellare finchè è caldo. Quando si sarà raffreddato tagliate a pezzi.


martedì 13 agosto 2013

"CATANIA DUOMO 150" IN FESTA IN OCCASIONE DELL' 887° ANNIVERSARIO DELLA TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE DELLA SANTA PATRONA


  
Tra Devozione e Tradizione
La ricorrenza di Sant’Agata viene ricordata, oltre che con le olivette, anche con altri dolci tipici che si possono trovare presso i rivenditori ambulanti e che colorano le strade della città, inebriando l'aria con i profumi del torrone; presso tutte le pasticcerie della città si espongono orgogliosamente e in gran quantità anche le "MINNE DI SANT'AITA", per riconfermare e rinsaldare anno dopo anno le comuni radici culturali e religiose.


Agata è la Santa protettrice delle donne, e deve questa devozione perché ( a causa dell'accanimento persecutorio di Quinziano) è stata torturata anche con l'amputazione del seno per poi essere curata miracolasamente in carcere.
Il valore simbolico del dolce richiama appunto l'atto del martirio subito dalla Santa, valore che affonda le radici storiche anche in antichi culti pagani assorbiti poi dalle festività agatine.
La semplicità della forma, rotonda e bianca come una mammella, nasconde a sorpresa una ricchissima farcitura che ricorda in miniatura l'antica cassata siciliana.

                                                                  Minne di Sant'Agata
Pastafrolla per foderare formine rotonde imburrate e infarinate, con ripieno di crema dolce di ricotta di pecora, guarnite da glassa bianca e ciliegie candite. Per una preparazione a freddo, la pastafrolla può essere sostituita anche con pasta reale verde e/o Pan di Spagna.
Lavorate bene la ricotta (300 g.) con lo zucchero a velo (40 g.) finchè risulta omogenea e liscia, aggiungete facoltativamente cioccolato a scaglie e i canditi di cedro e arance, e fate riposare in frigo per una notte.
Per la preparazione a caldo, scaldate il forno a 180°, stendete la frolla, ricavate dei cerchi di circa 8-10 cm di diametro, foderate il fondo e le pareti delle formine rotonde, farcite con il ripieno di ricotta e sigillate bene con dischi di pastafrolla più piccoli (5 – 7 cm). Capovolgeteli su una piastra foderata di carta forno e cuocete per circa 30'; estraete delicatamente le "minne" dalla formina e lasciatele raffreddare. Stesso procedimento per foderare gli stampi, ma senza cottura in forno, per la pasta reale verde.
Sistemate le "minne" su una griglia unta e infarinata e con un mestolino glassatele una alla volta e uniformemente, facendo scivolare la glassa dalla cima lungo i bordi  recuperandone l'eccesso.
Quando si sarà un po' rappresa ma non del tutto, completate la guarnizione con mezza o una ciliegina candita. Aspettate che asciughino e servite.





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