martedì 13 agosto 2013

"CATANIA DUOMO 150" IN FESTA IN OCCASIONE DELL' 887° ANNIVERSARIO DELLA TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE DELLA SANTA PATRONA


  
Tra Devozione e Tradizione
La ricorrenza di Sant’Agata viene ricordata, oltre che con le olivette, anche con altri dolci tipici che si possono trovare presso i rivenditori ambulanti e che colorano le strade della città, inebriando l'aria con i profumi del torrone; presso tutte le pasticcerie della città si espongono orgogliosamente e in gran quantità anche le "MINNE DI SANT'AITA", per riconfermare e rinsaldare anno dopo anno le comuni radici culturali e religiose.


Agata è la Santa protettrice delle donne, e deve questa devozione perché ( a causa dell'accanimento persecutorio di Quinziano) è stata torturata anche con l'amputazione del seno per poi essere curata miracolasamente in carcere.
Il valore simbolico del dolce richiama appunto l'atto del martirio subito dalla Santa, valore che affonda le radici storiche anche in antichi culti pagani assorbiti poi dalle festività agatine.
La semplicità della forma, rotonda e bianca come una mammella, nasconde a sorpresa una ricchissima farcitura che ricorda in miniatura l'antica cassata siciliana.

                                                                  Minne di Sant'Agata
Pastafrolla per foderare formine rotonde imburrate e infarinate, con ripieno di crema dolce di ricotta di pecora, guarnite da glassa bianca e ciliegie candite. Per una preparazione a freddo, la pastafrolla può essere sostituita anche con pasta reale verde e/o Pan di Spagna.
Lavorate bene la ricotta (300 g.) con lo zucchero a velo (40 g.) finchè risulta omogenea e liscia, aggiungete facoltativamente cioccolato a scaglie e i canditi di cedro e arance, e fate riposare in frigo per una notte.
Per la preparazione a caldo, scaldate il forno a 180°, stendete la frolla, ricavate dei cerchi di circa 8-10 cm di diametro, foderate il fondo e le pareti delle formine rotonde, farcite con il ripieno di ricotta e sigillate bene con dischi di pastafrolla più piccoli (5 – 7 cm). Capovolgeteli su una piastra foderata di carta forno e cuocete per circa 30'; estraete delicatamente le "minne" dalla formina e lasciatele raffreddare. Stesso procedimento per foderare gli stampi, ma senza cottura in forno, per la pasta reale verde.
Sistemate le "minne" su una griglia unta e infarinata e con un mestolino glassatele una alla volta e uniformemente, facendo scivolare la glassa dalla cima lungo i bordi  recuperandone l'eccesso.
Quando si sarà un po' rappresa ma non del tutto, completate la guarnizione con mezza o una ciliegina candita. Aspettate che asciughino e servite.





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